Quando vi ritrovate tra le mani un PC abbastanza vecchio (o un netbook con schermo 10’’), pensate subito di espandere la loro memoria RAM per aumentarne le prestazioni. Molto spesso, però, nascono dei problemi. Per i PC abbastanza datati, trovare la memoria RAM desiderata diventa difficile sia online che in un negozio di informatica molto fornito. Ma soprattutto, qualche netbook con schermo 10’’ ha la memoria RAM saldata su scheda madre, che non permette di fare l’upgrade (il che sarebbe molto conveniente, per il SO abbastanza esoso come Windows 7 Starter, sia perché la RAM preinstallata è di 1 GB, troppo poco per questo SO). Per questo, molte persone lo restituiscono al negozio dove si è effettuato l’acquisto chiedendo il rimborso. Però non disperatevi, perché un modo per rendere più reattivo Windows c’è. Oltre ad ottimizzarlo, potete anche fare un upgrade virtuale usando la funzione ReadyBoost, di cui sicuramente avrete sentito parlare. Questo programmino è disponibile dalla versione di Windows Vista in poi. Purtroppo, però, dai test svolti, ReadyBoost si è rivelato sì efficace (vi ritroverete un PC leggermente più reattivo, ma non aspettatevi miracoli), ma crea qualche intoppo con la modalità sospensione/ibernazione. Mi spiego meglio.
Quando gli date il comando della sospensione, ad esempio, il PC si mette in sospensione normalmente. Il problema nasce quando lo dovete “risvegliare” da questa modalità. Premendo un tasto, infatti, certe volte vi ritroverete che il PC si risveglia subito. Altre volte, però, occorrerà circa un minuto (il tempo necessario per far partire Windows a PC spento), oppure non si risveglia proprio, e siete perciò costretti ad usare lo spegnimento di emergenza, perdendo così l’eventuale prezioso lavoro. Il discorso è analogo per l’ibernazione. Quando mettete in ibernazione il PC, esso si spegne normalmente. Poi, però, quando lo riaccendete, subito dopo la schermata di Ripristino Windows in corso, il PC si comporta come nella sospensione, ovvero: qualche volta va, qualche volta ci mette un minuto, altre volte non va proprio.
Per l’ibernazione un metodo c’è, ma piuttosto scomodo. Prima di metterlo in tal modalità, dovete prima di tutto usare la Rimozione sicura e poi staccare la pendrive o la SD. Poi, una volta risvegliato il PC COMPLETAMENTE da questa modalità, riattaccare il dispositivo e ReadyBoost si riattiverà da solo.
Si può fare tranquillamente la stessa cosa con la modalità sospensione: usare la “Rimozione sicura”, staccare la pendrive o la SD e mettere in sospensione il PC. Poi, una volta risvegliato COMPLETAMENTE dalla tal modalità, riattaccare il dispositivo.
Però il metodo per la sospensione è un po’ rozzo, soprattutto per chi la utilizza molte volte al giorno.
In conclusione, chi utilizza molte volte la modalità sospensione, consiglio di disattivare ReadyBoost oppure di non attivarlo proprio per chi non l’avesse ancora fatto.
Lo consiglio, invece, a qualcuno che utilizza solo la modalità ibernazione o quantomeno utilizza la sospensione una o due volte al giorno. So bene che è un vero cruccio e una vera pecca, ma purtroppo Microsoft non riesce a correggere questo e tra i tanti bug come la sospensione che si porta dietro da Windows 98.
Il voto del programma:
5
L’occorrente: una pendrive o una SD di almeno 2 GB. Se ci avete sopra dei dati, salvateli da qualche altra parte, almeno momentaneamente.
FORMATTAZIONE DEL DISPOSITIVO
Per far funzionare correttamente il programmino, è necessario che la pendrive o la SD siano formattate in NTFS per 3 motivi:
– Potrebbe succedere che ReadyBoost si disattivi dopo appena 10 secondi dalla sua attivazione (come è successo a me).
– Il file system preinstallato in questi dispositivi è il FAT32, che genera il problema descritto in precedenza.
– Il programmino, solitamente, funziona con delle pendrive veloci (il problema non si pone con le SD), però, con questa formattazione, è possibile “forzare” Windows in modo che il ReadyBoost funzioni anche con le pendrive meno veloci.
1. Collegate la pendrive o la SD al PC.
2. Fate click su Start . Vi si aprirà un menù a tendina. Cliccate su Computer.
3. Vi si aprirà la finestra di Risorse del Computer. Nel mio caso ho montato una SD, che si chiama ARCHIVIO. Fate click destro sull’icona del vostro dispositivo e cliccate su Formatta… .
4. Si aprirà una finestrella. Come prima cosa, fondamentale, selezionate il file system, facendo click sulla seconda opzione dell’elenco e cliccare su NTFS. Se non c’è questo nome, purtroppo non potete farci nulla e non usare questo utilissimo programmino, almeno che non proviate un altro dispositivo.
5. Fate click poi sulla terza opzione dell’elenco e cliccate su Dimensione di allocazione predefinita. Decidete poi il nome da dare al dispositivo, ma potete decidere anche di non dare nessun nome.
6. Tenete spuntata la voce Formattazione veloce. Poi cliccate sul pulsante Avvia, in basso alla finestrella.
7. Prima di avviare la formattazione, ci sarà una finestra di conferma dell’operazione. Assicuratevi di aver salvato tutti i dati della pendrive o della SD. Dopodiché cliccate sul pulsante OK. La formattazione avverrà in una manciata di secondi.
8. Una volta completata la formattazione, vi verrà chiesta una schermata di conferma dell’avvenuta operazione. Cliccate su OK.
ATTIVARE LA CACHE
Nella nuova configurazione, introdotta da Windows Vista, non c’è bisogno di fare la famosa rimozione sicura del dispositivo, ma basta semplicemente staccarlo dal PC, perché è disattivata la cache, che però serve ad aumentare le prestazioni del dispositivo. Perciò, siccome ReadyBoost si basa proprio sulla cache, è necessario attivarla, e quindi siete costretti ad usare la rimozione sicura (anche se il dispositivo non lo dovreste mai rimuovere, almeno quando lo avete collegato a PC acceso).
1. Ripete il passo 2 del paragrafo precedente (oppure 1 & 2 se non avevate collegato il dispositivo).
2. Fate click destro sull’icona del vostro dispositivo e cliccate su Proprietà.
3. Vi si aprirà una finestra di riepilogo delle impostazioni del dispositivo (tra cui salterà all’occhio il grafico a torta). Cliccate in alto su Hardware.
4. In alto alla finestra, vi apparirà un riquadro in cui dovrete cliccare sul nome del vostro dispositivo, che sarà davvero molto facile da riconoscere. Nel mio caso, si chiama Multiple Card Reader USB Device. Una volta selezionato il nome, cliccate su Proprietà.
5. Si aprirà un’altra finestra. Cliccate sul pulsante Cambia Impostazioni.
6. Vi si aprirà una nuova finestra. Cliccate, in alto, su Criteri.
7. Spuntate la seconda voce dell’elenco, ovvero “Prestazioni migliori”. In questo caso, per rimuovere il dispositivo, dovete usare la rimozione sicura. Anche se non lo potreste rimuovere, altrimenti non usereste ReadyBoost. Fatto ciò, fate click su “OK”.
ATTIVARE READYBOOST
Dopo aver fatto queste operazioni preliminari, possiamo finalmente attivare ReadyBoost.
1. Ripete il passo 1 & 2 del paragrafo “FORMATTAZIONE DEL DISPOSITIVO” (se avevate collegato il dispositivo, scollegatelo usando la rimozione sicura e poi ricollegatelo).
2. Ripete il passo 2 del paragrafo “ATTIVARE LA CACHE“.
3. Cliccate, in alto, su ReadyBoost.
3.1. Se il dispositivo non fosse riconosciuto per questa funzione, fate click in basso a destra della finestra sul pulsante Ripeti Test. Aspettate qualche secondo e avrete la possibilità di usare ReadyBoost.
4. In questa scheda possiamo decidere in che modo attivare ReadyBoost. Potete scegliere di:
– permettere alla cache di occupare tutto lo spazio disponibile sul dispositivo (consigliabile quando esso ha una capacità di 2 GB). Quindi basta semplicemente cliccare sulla seconda opzione dell’elenco in alto, cioè Dedicare il dispositivo a ReadyBoost.
oppure
– permettere alla cache di occupare uno determinato spazio sul dispositivo che verrà assegnato da voi (consigliabile quando esso è maggiore di 2 GB, in modo da poter comunque usare la pendrive o la SD per salvare i dati). In questo caso, fate click sulla terza opzione dell’elenco Utilizza il dispositivo e poi, in basso, muovete il cursore per assegnare lo spazio desiderato (vi consiglio almeno 2 GB, cioè 2048 MB, però, più spazio assegnate alla cache, più il vostro PC sarà reattivo).
Io, per esempio, ho scelto la terza opzione e ho assegnato 4 GB (4096 MB) alla cache del programmino, in quanto la mia SD è di 8 Gb. Fatto ciò, cliccate su OK. Ci vorranno pochi secondi e avrete il vostro ReadyBoost pronto.
DISATTIVARE READYBOOST
Se per caso questa funzione non vi garba, perché magari “mangia” troppa memoria sul vostro dispositivo e lo vorreste usare per altro, potete tranquillamente disattivare questa funzione, eseguendo i passi da 1 a 3 del paragrafo precedente e cliccate sulla prima opzione dell’elenco in alto alla finestra, ossia Non utilizzare il dispositivo.
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